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limiti delle zone di pesca relative alle diverse attività di pesca

delimitazioni e aree (km2)

Copertura spaziale e delimitazione delle zone di pesca all'interno delle aree di riferimento

 

serie temporali relative agli stock ittici disponibili

numero stock ittici di rilevanza economica per anno di riferimento

 

Selezionare gli stock ittici sulla base della loro rilevanza economica e della disponibilità di dati e serie temporali.
Gli stock ittici di rilevanza economica sono quelli su cui lo sforzo di pesca si concentra in ogni area. Si tratta di un termine ampio che comprende tutte le specie che sono rilevanti dal punto di vista economico, comprese le specie bersaglio (specie target) , la pesca accidentale (specie bycatch, es. razze, squali, delfini), le specie che vengono catturate nella pesca industriale e in piccola scala e la pesca artigianale .

classificazione degli stock ittici nelle zone di pesca

stato degli stock ittici per specie e area di riferimento (valore di Maximum Sustainable Yield - Rendimento Massimo Sostenibile: MSY)

  • mappa della classificazione dello stato degli stock ittici di rilevanza economica (classificazione: >MSY ('within safe biological limits); <MSY ('outside safe biological limits'); n.a. ('no assessment');
  • % non valutati/stock ittici di importanza economica considerati; % stock < MSY/stock ittici di importanza economica considerati;% stock > MSY/stock ittici di importanza economica considerati
  •  mappa del numero di stock ittici sfruttati a fini commerciali e numero degli stock ittici sovrasfruttati  in relazione alle zone di pesca all'interno delle aree di riferimento

Il concetto di MSY (Rendimento Massimo Sostenibile, Maximum, Sustainable Yield) indica la quantità massima di pesce che si può catturare in un periodo indefinito di tempo senza danneggiare lo stock. Il concetto  copre sia la biomassa sia la mortalità per pesca . Bmsy è la biomassa (il peso di tutti i pesci) che uno stock ittico deve avere in modo che possa produrre MSY . Fmsy è la mortalità per pesca (la quantità di pesci che muoiono per l'attività di pesca) che altrimenti avrebbe lasciato i pesci crescere fino alla dimensione della biomassa Bmsy. Bmsy espressa in migliaia di tonnellate; Fmsy è espressa come la proporzione dello stock ittico che viene rimosso dalle attività di pesca ed è generalmente riferito all'anno.

CLASSIFICAZIONE STATUS STOCK:

  • >MSY: stock ittico in condizioni sicure o che rientra nei limiti biologici di sicurezza:B è al di sopra Bmsy e F è inferiore a Fmsy,
  • < MSY: stock ittico in condizioni al di fuori dei limiti biologici di sicurezza: B è al di sotto Bmsy e F è al di sopra Fmsy,
  • n.a.: stock non valutati per i quali è stata effettuata la valutazione.

Fare riferimento alla Politica comune della pesca (PCP) dell'UE per il concetto di  Rendimento Massimo Sostenibile (MSY - Maximum Sustainable Yield)
http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/index_it.htm

 istituzioni o agenzie deputate allo sviluppo e attuazione di strategie di pianificazione dello spazio marittimo

elenco e localizzazione delle istituzioni e agenzie deputate allo sviluppo e pianificazione marittima e costiera

indicatore S/N e tipo di istituzioni e tipo di agenzie

 

piani di sviluppo relativi alle aree di indagine

 

S/N e tipo di piani di sviluppo presenti e applicati

 

serie storiche dei settori economici marini/costieri (*)

  • Fatturato per anno (€/anno) per settori economici rilevanti in relazione ai principi GIZC e all'interno dell'area di interesse
  • fatturato settore/fatturato totale *100
  1. evoluzione temporale del fatturato per ogni settore di riferimento rispetto ad un anno di riferimento
  2. peso di ogni settore economico in riferimento al fatturato globale dell'area presa in considerazione

'I 'settori rilevanti' devono essere identificati e selezionati sulla base di un'analisi dei settori impattanti e dei settori impattati nell'area presa in considerazione.
(*) settori economici così come suddivisi da protocollo GIZC: agricoltura e industria; pesca; acquacoltura; turismo e attività ricreative e sportive; uso di specifiche risorse naturali (estrazione di sabbie e minerali, desalinizzazione, captazione di risorse idriche); infrastrutture e trasporti (porti, strutture marittime, impianti per la produzione di energia); attività marittime in generale; servizi finanziari marittimi.
Le serie temporali devono essere più lunghe possibili

Se i dati di fatturato per i singoli settori economici marino-costieri non sono facilmente reperibili, si possono usare anche i dati di stipendi impiegati (%) per ciascun settore. Maggiori informazioni su questa metodologia in vedi scheda scaricabile "Economic Production per Sector (Turnover)"
http://www.pegasoproject.eu/links-9.html#indicators

 

 

occupazione nei vari settori economici marini/costieri (*)

  • anno del censimento;
  • numero di impiegati per ciascun settore marino/costiero (*) nei comuni costieri di interesse

numero di impiegati nei vari settori economici marino/costieri rilevanti in relazione ai principi GIZC.
(il dato può essere restituito sottoforma di istogrammi o grafici a torta che mostrano l'evoluzione della struttura occupazionale nei diversi settori per gli anni di censimento considerati)

  • selezionare un anno di riferimento;
  • I 'settori rilevanti' devono essere identificati e selezionati sulla base di un'analisi dei settori impattanti e dei settori impattati nell'area presa in considerazione.
    (*) settori economici così come suddivisi da protocollo GIZC: agricoltura e industria; pesca; acquacoltura; turismo e attività ricreative e sportive; uso di specifiche risorse naturali (estrazione di sabbie e minerali, desalinizzazione, captazione di risorse idriche); infrastrutture e trasporti (porti, strutture marittime, impianti per la produzione di energia); attività marittime in generale; servizi finanziari marittimi

attività e enterprises per settori economici marini/costieri (*) 

  • data censimento;
  • numero attività economiche per settori marini e costieri rilevanti all'interno delle aree di riferimento (prevalenti: pesca, acquacoltura, turismo, attività portuali);
  • localizzazione delle attività
  1. % delle attività economiche nei diversi settori economici marini/costieri rilevanti in relazione ai principi GIZC.
    (il dato può essere restituito sottoforma di istogrammi o grafici a torta che mostrano l'evoluzione dei diversi settori nell'area e per gli anni di censimento considerati);
  2. evoluzione temporale (trend) e spaziale del numero di attività economiche per ogni settore rilevante in relazione ai temi della GIZC nelle aree di riferimento
  • le serie temporali dovrebbero essere il più lunghe possibili (possibilmente su base annuale e confrontate rispetto ad una data di riferimento);
  • I 'settori rilevanti' devono essere identificati e selezionati sulla base di un'analisi dei settori impattanti e dei settori impattati nell'area presa in considerazione.
    (*) settori economici così come suddivisi da protocollo GIZC: agricoltura e industria; pesca; acquacoltura; turismo e attività ricreative e sportive; uso di specifiche risorse naturali (estrazione di sabbie e minerali, desalinizzazione, captazione di risorse idriche); infrastrutture e trasporti (porti, strutture marittime, impianti per la produzione di energia); attività marittime in generale; servizi finanziari marittimi

uso dell'acqua

uso dell'acqua (produzione, distribuzione, acquisto, consumo) in relazione ai settori: acqua potabile, acqua per uso irriguo, acqua per uso industriale)

  1. indici di efficienza d'uso per settore (acqua potabile, acqua per irrigazione e acqua per uso industriale): (quantità acqua effettivamente utilizzata/quantità acqua prodotta e trasportata)
  2. indice di efficienza totale del consumo idrico (la somma del consumo di acqua per ciascun settore, pesata per la richiesta dei singoli settori (acqua potabile, irrigazione e industria), rispetto alla domanda totale

Drinking Water Efficiency: Epot = V1/V2 (V1 = volume di acqua potabile fatturato e pagato dal consumatore; V2 = volume totale di acqua potabile prodotto e distribuito);

Irrigation Water Efficiency: Eirr = E1 * E2 (E1 = efficienza del trasporto dell'acqua di irrigazione e delle reti di trasporto, a monte dei terreni agricoli, misurata come rapporto tra il volume di acqua effettivamente distribuita ed il volume totale di acqua per l'irrigazione, a monte delle reti, comprese le perdite dalla rete; E2: l'efficienza dell'irrigazione per lotto è definito come la somma di efficienza (per lotto) di tutti i metodi di irrigazione (irrigazione di superficie, irrigazione a pioggia, micro-irrigazione, etc.), pesati per le rispettive proporzioni di tutti i metodi locali e stimato come il rapporto tra volumi di acqua effettivamente consumati dalle piante e volumi consegnati ai lotti. E2 = Σ(Sm*Em)/S dove n = numero dei metodi di irrigazione usati; Sm = superficie irrigata utilizzando il metodo m; Em = efficienza del metodo m; S = superficie irrigata locale totale, secondo metodi diversi);

Industrial Water Efficiency: Eind = V1/V2 (V1 = volume d'acqua reciclata; V2 = volume di acqua lordo consumato per processi industriali, ed è uguale al volume ingresso all'impianto industriale per la prima volta + il volume riciclato).

Total Efficiency: E = (Epot*Dpot+Eirr*Dirr+Eind*Dind)/D (Dpot, Dirr, Dind sono le domande d'acqua per settore; D domanda d'acqua = la somma dei volumi idrici dedicati a soddisfare esigenze (esclusi acqua "verde" e acqua "virtuale"), inclusi i volumi persi nella produzione, trasporto e consumo; corrisponde alla somma dei volumi d'acqua estratti + la produzione non tradizionale dell'acqua (dissalazione e le importazioni) + il riutilizzo delle acque, - volumi di esportazione.

dati censimento popolazione

  • anno del censimento
  • dati popolazione
  • limiti amministrativi aree di interesse e Regione di riferimento
  1. numero di abitanti per km2 nelle zone costiere di riferimento della regione di riferimento (popolazione totale aree costiere/area totale costiera; abitanti/km2)
  2. numero totale di abitanti nelle zone non costiere della regione di riferimento (popolazione totale aree non costiere/area totale aree non costiere; abitanti/km2)
  3. popolazione delle zone costiere di riferimento/popolazione totale della regione di riferimento (%)

per avere un trend si consiglia di usare almeno 3 censimenti 

dati monitoraggio acqua balneazione

  • anno di monitoraggio
  • posizione punti di monitoraggio e campionamento delle acque nelle aree costiere di riferimento
  • dati qualità acque di balneazione: classificazione delle acque di balneazione (conformi e non a European Bathing Water Directive; classificazione nelle 6 classi (*) definite da Direttiva 76/160/EEC (CI, CG, NC, NF, NS, B)
  1. % acque di balneazioni conformi ai valori guida della European Bathing Water Directive sul numero totale dei punti di campionamento (per anno di riferimento);
  2. % acque di balneazioni conformi ai valori obbligatori della European Bathing Water Directive sul numero totale dei punti di campionamento (per anno di riferimento)

(*) categorie Dir. 76/160/EEC Bathing Water: CI: Compliant with mandatory values of the Directive for the five parameters;
CG. Compliant with mandatory and with more stringent guide values of the Directive for the five parameters;
NC: Not compliant with mandatory values of the Directive for the five parameters;
NF: Bathing waters that are not sufficiently sampled (frequency criteria not satisfied);
NS: Bathing waters that are not sampled due to external causes;
B: Banned or closed (temporarily or throughout the season).

cfr. http://www.eea.europa.eu/themes/water/status-and-monitoring/state-of-bathing-water/state

 

dati qualità acque costiere

  • limiti amministrativi delle aree di interesse
  • numero eventi di ipossia e data
  • localizzazione ed estensione areale eventi di ipossia
  1. Numero assoluto di punti di misura in cui le concentrazioni di ossigeno disciolto non superano i 2 mg O2 L-1 su base annua (= numero di eventi ipossia) nelle aree costiere di interesse;
  2. Quantità relativa (%) di punti di misura con concentrazioni di ossigeno disciolto inferiore a 2 mg O2 L-1 su base annua (= estensione geografica) nelle aree costiere di interesse rispetto alla regione di riferimento: xh(%) = (x1/xt)*100 dove xh = numero relativo di punti di misura colpite da ipossia nelle aree costiere di interesse; xi = numero assoluto di punti di misura caratterizzati da ipossia a livello nazionale; xt = numero totale di punti di misura a livello nazionale;
  3. Frequenza relativa di concentrazioni di ossigeno disciolto inferiori a 2 mg L-1 in ogni punto di campionamento (= frequenza locale di ipossia) nelle aree costiere di interesse su base annua;

la serie temporale dovrebbe essere il più lunga possibile e la frequenza di monitoraggio di 3 mesi

dati monitoraggio rifiuti lungo costa e mare

monitoraggio e campionamento spiagge; osservazione da nave, aereo

  1. Tabelle per ciascun ambiente che viene monitorato:
    Beach litter monitoring:
    Meso beach litter 5 mm - 25 mm size;
    Visual surface observation from ship;
    Surface observation from air;
    Surface trawl.

Poiché il marine litter persiste nella colonna d'acqua e sul fondo del mare / sedimento, in ambiente marino è richiesto il monitoraggio a lungo termine.
dati difficili da reperire e da integrare in maniera omogenea a causa delle diverse fonti del dato, diverse metodologie di monitoraggio (transetti costa, photo, conteggio rifiuti, dimensioni, osservazioni da nave, ecc.)

Metodologia e protocolli da seguire per ciascun tipo di rifiuto e ambiente diverso che viene monitorato. La scheda (http://www.pegasoproject.eu/links-9.html#indicators) riporta i diversi strumenti, metodologia, esigenze di monitoraggio, copertura spaziale e la frequenza.

monitoraggio evoluzione linea di costa

  • Definire scala spaziale dell'unità fisiografica su cui operare l'analisi
  • Lunghezza totale della linea di costa nei comuni costieri di riferimento (km) per un anno di riferimento (T0)
  • Localizzazione ed estensione dei tratti costieri in erosione (rosso), accrescimento (verde) o stabili (blu) (km) per gli anni di monitoraggio (T1 e T2, etc.) rispetto all'anno di riferimento (T0)

Classificazione della linea di costa e quantificazione % dei tratti in erosione (colore rosso), in accrescimento (colore verde) e stabili (colore blu) per ciascun anno di monitoraggio (T1 e T2, etc.) rispetto all'anno di riferimento (T0)

(*) cfr. note per classificazione

  • Risoluzione temporale: almeno due monitoraggi con 5 anni di differenza (T1 e T2) sono necessari per confrontare la posizione della linea di costa rispetto ad un periodo di riferimento (T0). Per es. monitoraggio annuali o ogni 5 anni (o comunque ad intervalli fissi per essere confrontabili tra loro).
    (*)Possibile range di classificazione (m/anno):
    STABILE (colore blu): +/- 0.5 ;
    EROSIONE (scala di colore rosso): >5; 3-5; 1.5-3; 0.5-1.5;
    ACCRESCIMENTO (scala di colore verde): 0.5-1.5; 1.5-3; 3-5; >5;
    ALTRO (COLORE GRIGIO): es. costa artificiale
    Per maggior informazioni cfr. "Monitoraggio dell'erosione costiera - Una rete di osservatori regionali" (Regione Toscana, progetto ResMar).

estensione aree sabbiose

Delimitazioni ed estensione delle aree sabbiose dei comuni costieri in cui ricadono le aree di interesse (km2)

   

interventi su spiagge sabbiose

numero, tipo e localizzazione disturbi fisici su spiagge sabbiose (per un anno di riferimento)

% spiagge soggette a disturbo fisico/totale spiagge sabbiose considerate

disturbi fisici: pulizia della spiaggia con mezzi meccanici; prelievo di sabbia da litorale; sbancamenti; costruzione stabilimenti su arenile e dune,etc.
Anno di riferimento dovrebbe essere il più recente possibile
Nel prodotto finale, specificare, se possibile, le % per i diversi disturbi fisici a cui è soggetto il tratto di spiaggia sabbiosa in esame.

limiti comuni costieri di interesse

 delimitazioni e aree dei comuni costiere di interesse (km2

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno associato alle attività economiche nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

applicare la metodologia alle aree di interesse

attività e enterprises nei vari settori economici marini/costieri (*) 

attività economiche per settori marini e costieri nei comuni costieri di interesse


Per un dettaglio migliore consultare metodologia ISPRA (2012), par. 8.3.6 pp 22-26 "Il danno associato alle attività economiche" e RER (2013), par. 6.5 e 6.6, pp 28-47

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno associato alle attività economiche nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

(*) settori economici così come suddivisi da protocollo GIZC: agricoltura e industria; pesca; acquacoltura; turismo e attività ricreative e sportive; uso di specifiche risorse naturali (estrazione di sabbie e minerali, desalinizzazione, captazione di risorse idriche); infrastrutture e trasporti (porti, strutture marittime, impianti per la produzione di energia); attività marittime in generale; servizi finanziari marittimi

dati meteo marini

  • livelli di onda e marea classificati per diversi tempi di ritorno (10, 100, >100)
  • calcolo run-up

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno associato alle attività economiche nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

Per l’applicazione pratica della metodologia è possibile far riferimento ai dati pubblici rilevati dalle reti di monitoraggio meteo-marine di rilievo nazionale:
- livello del mare e marea astronomica: Rete Mareografica Nazionale (ISPRA - http://www.mareografico.it oppure http://www.idromare.it)
- altezza d’onda e stato del mare: Rete Ondametrica Nazionale (ISPRA – http://telemisura.it oppure http://www.idromare.it). Per i dati batimetrici è opportuno riferirsi alle carte dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM) ed integrare le informazioni nella parte costiera ove necessario.

limiti comuni costieri di interesse

delimitazioni e aree dei comuni costiere di interesse (km2)

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno in termini di componente ambientale (estensione aree protette, habitat/specie) nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

applicare la metodologia alle aree di interesse

dati su ecosistemi marino/costieri e Aree protette

ecosistemi marico/costieri; aree protette nei comuni costieri di interesse

Per un dettaglio migliore consultare metodologia ISPRA (2012), par. 8.3.8 p. 27 "Il danno in termini di componente ambientale" e RER (2013), par. 6.5 e 6.6, pp 28-47

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno in termini di componente ambientale (estensione aree protette, habitat/specie)   nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

 

dati meteo marini

  • livelli di onda e marea classificati per diversi tempi di ritorno (10, 100, >100)
  • calcolo run-up

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno in termini di componente ambientale (estensione aree protette, habitat/specie)   nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

Per l’applicazione pratica della metodologia è possibile far riferimento ai dati pubblici rilevati dalle reti di monitoraggio meteo-marine di rilievo nazionale:
- livello del mare e marea astronomica: Rete Mareografica Nazionale (ISPRA - http://www.mareografico.it oppure http://www.idromare.it)


- altezza d’onda e stato del mare: Rete Ondametrica Nazionale (ISPRA – http://telemisura.it oppure http://www.idromare.it). Per i dati batimetrici è opportuno riferirsi alle carte dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM) ed integrare le informazioni nella parte costiera ove necessario.

dati topografici e batimetrici

  • topografia (DTM) e batimetria delle aree di interesse
  • linea di riva
  • uso suolo fascia costiera

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno in termini di componente ambientale (estensione aree protette, habitat/specie) nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

 

limiti comuni costieri di interesse

delimitazioni e aree dei comuni costiere di interesse (km2)

mappe del rischio di mareggiata e inondazione costiera che mostrano il potenziale danno associato alla presenza umana nelle zone interessate dagli  scenari di inondazione definiti

applicare la metodologia alle aree di interesse

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